giovedì 9 ottobre 2008

Ode alla vita

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine ripetendo
ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia,
chi non rischia e non cambia colore ai vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero sul bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno battere il cuore davanti ad un errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire i consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta nessuno,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima ancora di iniziarlo,
chi non fa domande su argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre di essere vivo
e che ciò richiede uno sforzo di granlunga maggiore del fatto di respirare...

Pablo Neruda